Domenica della Fgei sul tema della cura e della guarigione

Come indicato dal calendario delle “collette speciali” della Tavola valdese, la prossima domenica, 8 maggio, sarà dedicata alla Federazione giovanile evangelica in Italia (Fgei).
Come ha scritto la segretaria Annapaola Carbonatto nel comunicato pubblicato qui da riforma.it, si tratta di un momento per far conoscere la realtà della Federazione: «Tradizionalmente è una giornata pensata come un momento comunitario, in cui giovani e gruppi Fgei portano un culto preparato da loro nelle comunità del loro territorio e in cui le collette raccolte vengono donate alla Federazione per sostenerne le attività. Ogni anno viene proposto da parte del Consiglio un tema che tenga conto dei temi dei campi, degli argomenti di attualità, di ciò che è emerso in sede di dibattito congressuale e di quello che si pensa possa essere più importante per la Federazione giovanile in quel determinato momento storico. Quest’anno il tema scelto è quello della cura e della guarigione, pensate sia come trampolino di lancio verso i campi formazione dell’autunno (il cui tema centrale sarà proprio la cura), ma soprattutto nell’ottica di ritessere e ripensare la cura come elemento di unione e di rinsaldatura delle relazioni dopo questo tempo difficile. Pertanto, è stato chiesto al past. Davide Rostan di preparare un scheda culto che potesse guidarci nella riflessione  sul tema, e da parte sua è stato proposto il testo biblico di Caino e Abele (Genesi 4, 1-16) riflettendo sull’immagine guaritrice di Dio, che pone domande per cercare di riflettere su di sé prima di agire alla cieca. 
Negli ultimi anni, a causa della pandemia da Covid-19, abbiamo potuto sperimentare nuove modalità virtuali per vivere insieme questa domenica e seguendo questa scia il Consiglio quest’anno ha deciso di cimentarsi in un video-culto, inserendosi nella programmazione di Rbe.
Speriamo ovviamente che in quante più comunità possibili venga celebrato il culto insieme, in presenza, ma per tutte quelle persone che invece non hanno questa possibilità, per tutti i giovani e per tutte le giovani che sono isolate abbiamo pensato alla possibilità di avere un culto che sia condivisibile e fruibile da tutti e tutte, per farci sentire più vicini e vicine e per condividere insieme – anche se virtualmente – questo momento».

Nel comunicato, la segretaria accenna anche ai prossimi impegni della Federazione, che «sta poco alla volta ripartendo con le sue attività e iniziative dopo i due anni di blocco delle attività in presenza a causa della pandemia. È una ripartenza lenta che risente dei cambiamenti che sono avvenuti nelle vite di ciascuno e ciascuna, nei gruppi giovanili e nelle chiese durante questo tempo. Stiamo guardando con gioia e speranza alla possibilità di tornare a incontrarci in presenza in occasione dei prossimi eventi. In autunno ci saranno i Campi Formazione, ma prima ci sarà una Pre-AssembleaSinodo e non possiamo che gioire della possibilità di ripartire con le attività in presenza proprio con un evento BMV che coinvolge tutte le nostre chiese. Si spera, quindi, che questo evento possa essere non solo un’occasione di ritrovo, ma soprattutto di ripartenza e riprogrammazione della vita e degli spazi della Federazione che hanno bisogno di essere ripensati e ritenuti dopo questo lungo tempo di sospensione e sfilacciamento.
La Federazione giovanile esiste grazie alla perseveranza e all’impegno dei e delle giovani che hanno deciso di abbracciare questo progetto del Signore, sostenute e sostenuti ovviamente dalle loro comunità di appartenenza. E proprio perché crediamo profondamente nell’importanza del dialogo, dell’incontro e del supporto reciproco che un momento come quello della Domenica della Fgei è così importante». 

Nella foto: Il Consiglio della Fgei, Gabriele Bertin, Emanuele De Bettini, Rebeca Malla, Roberta Pacilio, Gerardo Litigio, Annapaola Carbonatto (fonte: Fgei).